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Consigli, spunti, pensieri e bon ton delle bomboniere

Rubriche, curiosità e notizie sul mondo delle bomboniere.

Suggerimenti spunti e consigli per non restare in balia del "passaparola" o del "mi hanno detto che ....." 

Bomboniere o sacchetti
QUANDO LA BOMBONIERA O IL SACCHETTO PORTA CONFETTI HANNO SIGNIFICATI E FUNZIONI DIFFERENTI.

A dimostrazione che il discorso bomboniera resta, giustamente, sempre ben inteso da parte di chi si appresta ad organizzarsi la cerimonia religiosa o civile che sia, pubblichiamo regolarmente una parte dei servizi in corso o di recente consegna commissionatici da chi ci ha scelto per la realizzazione del proprio servizio.
Può succedere che, da parte di certe persone, vuoi che improvvisate o con poca esperienza o peggio ancora per comodità personale, si cerchi di far passare l'idea che la bomboniera possa essere messa, erroneamente, su un piano marginale in confronto alla cerimonia portando disorientamento e confusione.
Sbrigare in maniera superficiale il discorso bomboniera liquidandolo con "va bene tutto, tanto basta il pensiero" è come se si volesse sostituire la torta nuziale con vassoiate di cannoncini giustificandosi con "tanto sono dolci anche questi, vanno bene comunque".
Bisogna tenere presente che la bomboniera ha un'importanza fondamentale nel contesto della cerimonia in quanto, consegnata agli invitati in una giornata così importante, resterà come unico e solo testimone tangibile nel tempo a venire della cura e dell'attenzione che è stata posta nell'organizzazione dell'evento.
Non è da sottovalutare una conseguenza importante: nel caso di una scelta infelice della bomboniera difficilmente gli invitati lo faranno pesare ai festeggiati ... solitamente la delusione ed il disappunto, una volta tornati a casa, vengono comunicati ad altri.

FINOCCHIETTI O ANICINI, MA ANCHE FENUGETTI O PURE ANIS DE FLAVIGNY

I "fenuggetti" (i finocchietti), piccoli confetti dal tipico sapore, di colore rosa o celeste si uniscono ai confetti normali per i battesimi e sono un'usanza tipica di Genova.
Da altre parti, specialmente nelle regioni dell'Italia meridionale, quelli di colore bianco, sono utilizzati nelle cerimonie di matrimonio.
Flavigny, in Borgogna, è il delizioso villaggio in cui è stato girato il film “Chocolat” e la sua principale attrattiva gastronomica è la piccola fabbrica di confetti situata nei locali dell’abbazia medievale fondata da Widerard nell’ottavo secolo.
Pare che già nel 1591 agli ospiti di passaggio fossero offerti gli “anici di Flavigny”, inventati forse da quei monaci, ricoprendo piccoli semi di anice verde con tanti strati di sciroppo di zucchero, fino a farne un confetto piccolo e rotondo, come quello che è tuttora preparato nella fabbrica, in cui lavorano una ventina di persone perpetuando una tradizione secolare.
I confetti sono un’invenzione medievale, elaborata dapprima in ambito farmaceutico e solo in seguito passata nel campo gastronomico.
Il termine (dal latino “conficere” = fabbricare) significava che era una cosa artificiale, non esistente in natura. Un’invenzione, appunto. L’idea era quella di addolcire con lo zucchero delle sostanze medicamentose: erbe, spezie, semi, resi più gradevoli, piacevoli da ingerire: “con un poco di zucchero la pillola va giù”, recita una canzoncina a tutti nota.
Ma non si trattava solo di ‘accompagnare’ la sostanza contenuta nel confetto: lo zucchero stesso, che solo sul finire del Medioevo si diffuse in Europa, si riteneva benefico per l’organismo, in quanto apportatore di dolce, il sapore perfetto, espressione di un nutrimento equilibrato e ‘giusto’.
Se poi lo zucchero conteneva una spezia, a sua volta ritenuta salutare per la buona digestione (perché apportava calore allo stomaco, favorendo il processo digestivo che allora era interpretato come un meccanismo fisico di ‘cottura’ del cibo), il gioco era fatto.
Buona la spezia, buono lo zucchero, buonissimo il confetto.
L’abitudine di servire confetti speziati alla fine del pasto è un’abitudine che si diffonde in Italia tra gli ultimi secoli del Medioevo e l’età del Rinascimento.
Sia lo zucchero, sia le spezie erano allora un segno distintivo della tavola signorile: il confetto lo fu doppiamente.
I confetti speziati si potevano arricchire di vari aromi e profumi.
A Flavigny, oggi, si fabbricano al gusto di arancio, menta, liquirizia, rosa, violetta.
Ma i classici restano quelli all’anice, ed è bello scoprire il piccolo seme alla fine della lunga e paziente degustazione.
Guai a masticare frettolosamente: il seme rischierebbe di scomparire dalla lingua.

Confetti
Ringraziamenti
GRAZIE, GRAZIE, MILLE GRAZIE!!!

Passato lo stress accumulato durante la preparazione del matrimonio e l’evento stesso, si rischia di non trovare il tempo, la giusta rilassatezza e la dovuta calma per ringraziare i nostri ospiti di aver partecipato alle nozze e averci regalato quel particolare oggetto, quota della luna di miele o contributo economico.
Ricordate che i ringraziamenti vanno spediti a:
Amici e familiari che vi hanno inviato un regalo di nozze.
Tutti gli invitati ed in modo particolare ai testimoni.
Chiunque ti abbia aiutato durante la preparazione del grande evento.
E’ obbligatorio, in data successiva al matrimonio, inviare dei biglietti di ringraziamento ai parenti e agli amici che abbiano fatto un regalo agli sposi. 
Mai frasi generiche del tipo: “Anna e Paolo ringraziano per il regalo”. Va assolutamente specificato il regalo che si è ricevuto e il gradimento, accompagnando il tutto con una frase carina creata ad hoc per l’invitato che la riceve. Se il regalo è in denaro, è consigliabile accennare all’utilizzo che se n’è fatto.
A volte, questa consuetudine, più propria delle cerimonie di matrimonio, viene adottata anche per altre occasioni: battesimi, comunioni, cresime ed anniversari di nozze. Di una cosa potete essere sicuri: un cenno di ringraziamento in più non guasta mai. In questi periodi di "superficialità" nei quali erroneamente si crede che essere contrari alle tradizioni e a volte anche alle buone maniere sia indice di modernità, un cenno pensato specificatamente a chi ci è stato vicino in un momento così importante, non potrà che essere gradito e ricordato in maniera particolare.

Ringraziamenti
Bomboniere
LIBRI E BOMBONIERE, COSI' DIVERSI MA COSì SIMILI

Le bomboniere, i materiali, la storia, il bon ton nelle cerimonie.....
Di seguito per due tipi di prodotti differenti vi proponiamo ed esaminiamo il parallelismo, l'impatto emotivo e le sensazioni che questi suscitano.
Sia che si tratti di libri, di pergamene o altri manoscritti, i lettori non hanno mai approfittato solamente dei concetti, ma anche di un rapporto tattile e visivo con il supporto portatore del messaggio.
La sensazione di afferrare un volume dalla libreria e accomodarsi per apprestarsi alla lettura, l’attenzione verso le finiture e la consistenza di un libro magari con preziose incisioni, la gioia di sfogliarne le pagine.
E chi con un pizzico di sensibilità, non si è mai soffermato incantato ad apprezzare i particolari, le incisioni, la rilegatura, o anche solamente una copertina particolarmente gradevole o raffinata?
Tutti questi fattori, come facile intuire, hanno rappresentato un surplus di valore nell’acquisto di un volume, di edizioni classiche o di pregio, rafforzando l’idea del possesso del pensiero e del messaggio comunicato.
Un libro da custodire gelosamente, da mostrare agli amici, da collezionare: all’esborso monetario, in altre parole, è sempre corrisposto un appagamento di tipo fisico, prima ancora che intellettuale e visivo.
Questo ovviamente non avviene con i formati da download, i quali rimangono asettici e impenetrabili sugli archivi di memoria, possono essere copiati all’infinito e, soprattutto, rimangono del tutto interscambiabili.
Mentre un tempo il lettore imparava ad amare tutte le imperfezioni ed i pregi dell'opera stampata e a ricordarne a memoria la maggior parte dei passaggi più importanti (aiutati anche dalle "orecchie alle pagine), oggi un file pdf, o altri formati, non più riproducibile può essere in pochi secondi sostituito con una copia identica.
Sia che si tratti di una bomboniera classica o moderna, gli invitati ad una cerimonia (Battesimo, Comunione, Cresima, Laurea, Matrimonio o Anniversari di nozze) non hanno mai ricevuto solamente un oggetto ma soprattutto un ricordo concreto, una parte tangibile e visiva della cerimonia alla quale hanno partecipato.
La sensazione di estrarre un oggetto dalla sua confezione e riporlo delicatamente in bella vista su un ripiano, l'attenzione verso i particolari ed i dettagli della lavorazione, la sensazione di gioia nel ricordo della giornata trascorsa.
E chi non si è mai soffermato nel ricordo dei momenti in cui si è festeggiato un momento importante di una persona cara, ricordando le espressioni e l'atmosfera di una giornata indimenticabile?
Tutti questi fattori, come è facile intuire, hanno sempre rappresentato un surplus di valore nell’acquisto di un prodotto da cerimonia, semplice e raffinato o particolare e di tendenza, rafforzando l’idea della nostra appartenenza ad un momento importante di un nostro caro od amico.
Una bomboniera da custodire con il piacere del ricordo ed anche da mostrare agli amici: all’esborso monetario dei festeggianti, in altre parole, è sempre corrisposto un appagamento di tipo fisico e morale di chi ha ricevuto il ricordo.
Questo ovviamente avviene in misura notevolmente ridotta nel caso di prodotti scelti in maniera superficiale, i quali rimangono asettici ed impersonali dimenticati in qualche cassetto o scatolone, possono essere riposti in ogni dove e, soprattutto, con molta facilità risulta difficile identificarli con la cerimonia alla quale si è partecipato.
Una scelta frettolosa od affidata al altri, comunica, a chi riceve la bomboniera, la mancanza di interesse verso l'invitato che nel contesto della cerimonia ha un ruolo importante e non è solamente il partecipante "per cortesia" magari solo in funzione del regalo che ovviamente porterà
in dono.

Regali
i = n. x p + b + r (formula pratica)

"Allora, che gli prendiamo e poi quanto spendiamo?"
A chi non è mai capitato di essere invitato a partecipare ad una cerimonia (battesimo o comunione o cresima o matrimonio o ecc.....) e di doversi porre il quesito di quanto investire per quell'evento?

Tralasciando l'organizzarsi, personalmente ma anche per la famiglia, con impegni da modificare, magari capi d'abbigliamento adatti da acquistare appositamente e quant'altro serva, l'aspetto più delicato è senza dubbio quello del regalo sotto il profilo economico.
Dubbio: "Ora che facciamo? Vediamo di non spendere molto (sperando di non fare figure) o andiamo sul sicuro? (i soldi non piovono dal cielo!)

E qui ci viene in aiuto una formuletta semplice e di buona logica:
i = n. x p + b + r 
- i - sta per l'importo da definire per il regalo agli sposi
- n. - sta per il numero di persone rappresentate dal regalo
- p - sta per il costo (per approssimazione) del pranzo al ristorante
- b - sta per il valore (per logica valutazione) della bomboniera che si riceverà
- r - sta per l'importo del regalo vero e proprio ai festeggiati
Questa regola serve per evitare di iniziare con involontari malintesi il rapporto con nuovi parenti ed il proseguimento di un ottimo rapporto con cari amici e parenti propri.

Dal momento che si viene invitati e si decide di partecipare ad una cerimonia tre sono i momenti salienti: il primo è quello di pensare e scegliere il regalo che si desiderererà fare, poi il partecipare con gioia all'evento e quindi il momento più importante: il taglio della torta e la consegna del regalo di ringraziamento da parte dei festeggiati.
Un momento importantissimo e piacevolissimo accomuna i partecipanti la giornata: lo scambio e la scoperta dei rispettivi doni, i festeggiati con i regali di lista o portati personalmente dagli ospiti e gli invitati con la bomboniera ricevuta.
Ed è qui che a volte qualcosa non va per il verso giusto: gli invitati, sicuri e contenti che i regali fatti siano senz'altro all'altezza delle aspettative si ritrovano poi come bomboniera un ...........boh!

Intanto ricordiamo tre cose:
- l'allestimento della chiesa e del ricevimento è organizzato dagli sposi (o da chi per essi) per la festa degli sposi stessi
- la scelta del menù e delle bomboniere è a cura degli sposi e pensati per gli invitati
- la scelta del regalo o della lista è a cura degli invitati per gli sposi
In base a questo si capisce come la scelta del ristorante e della bomboniera siano importanti e non permettano passi falsi.

Tremendo ed imbarazzante per gli invitati: "che simpatica - carina - ma che bel pensiero - e si, proprio utile - tò questa mi mancava"
Imbarazzante e tremendo per i festeggiati: "Sai al giorno d'oggi si usano - ce le hanno proprio consigliate - quando le abbiamo viste ce ne siamo innamorati - chi ha organizzato il tutto ha detto che vanno per la maggiore"
Sostanzialmente in alcuni casi l'oggetto finisce per "toppare": oggetti banali o di dubbio gusto, piccoli contenitori quasi da supermercato con all'interno prodotti da supermercato (ovviamente senza rispetto per i gusti culinari propri di ogni invitato), improbabili "fatti a mano" dallo spiccato sapore di economicità, oggettini che in questo contesto più che rispecchiare la personalità di chi li dona rispecchiano la superficialità nella scelta.

La bomboniera come ringraziamento del regalo ricevuto e testimone a ricordo della gioia di chi ci è caro, deve per forza rispecchiare determinati canoni di estetica, di valore e di stupore/sorpresa.
Ovviamente la scelta della bomboniera più adatta, magari aiutati da un professionista nell'organizzazione di eventi o dall'esperienza del negozio specializzato, sarà per chi la riceve la dimostrazione migliore di affetto e rispetto per gli ospiti e della cura messa nell'organizzazione dell'evento.
Quindi vanno benissimo piccole scatoline e boccettini con prodotti vari, contenitori trasparenti e sacchettini che per la loro economicità sono l'ideale per l'utlilizzo come segnaposti o ringraziameti, mentre la bomboniera è il regalo/sorpresa ai partecipanti alla giornata e come tale deve essere trattata, vestita e presentata, una bomboniera elegantemente confezionata in astuccio con nastri fiori e quant'altro è la cosa più raffinata ed appropriata all'evento e il prodotto ideale per essere valorizzato dall'abbinamento della confettata.

Comunque in base ai gusti la bomboniera classica può anche essere sostituita da un accessorio portaconfetti moderno con abbinameni particolari per stupire o semplice e raffinato con abbinamenti ricercati e preziosi ma sempre e comunque da un prodotto da cerimonia e per questo pensato e sviluppato.
Evitare che nella tavolata per la degustazione dei confetti vengano messe "presunte bomboniere" dal sapore del fai-da-te e dalla sensazione del tempo-di-crisi/taglio-dei-costi.

Se ci sono problemi di budget, piuttosto che gli invitati possano avere il dubbio del "il bel regalo lo abbiamo ricevuto, quindi per la bomboniera tutto va bene, tanto basta il pensiero" è meglio comunicare agli ospiti di essere dispensati dal fare il regalo: a questo punto il ricordo a fine cerimonia non potrà essere in alcun modo criticato.

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